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Vozi de qua e de là del Fosso Grando – Spettacolo Teatrale | REPLICA
5 Aprile @ 17:00 – 19:00
a cura della compagnia Teatro dei Curiosi
Introduce: Andrea Caracausi, direttore DiSSGeA – UniPd.
Ingresso libero su prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti
PRENOTAZIONE DA QUI: Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Fu verso la fine dell’800 che l’Italia si riconobbe una periferia del mondo, e il Veneto una periferia dell’Italia, quando in massa i suoi cittadini presero a cercare altrove la loro fortuna.
Se ne accorsero i poeti, che seppero cogliere il dramma umano delle vicende dei loro compaesani.
Lo spettacolo ripercorre, con toni a tratti ironici, a tratti accorati, l’emigrazione veneta di quell’epoca, dando spazio alla voce di alcuni poeti, veneti e non, che hanno cantato l’epopea dei migranti.
Teatro dei Curiosi
Teatro dei Curiosi è un’Associazione Culturale che si occupa di spettacoli di natura teatrale, cabarettistica e musicale.
Nasce nel 2004 da un gruppo di appassionati teatranti con alle spalle un’esperienza ventennale, avendo portato in giro per il Triveneto operette e commedie brillanti, partecipando a festival e rassegne e collezionando vari premi, sia a titolo collettivo che individuale.
La nostra compagnia ha portato in scena in questi anni spettacoli di varia natura, spaziando dal teatro brillante, alla radio, dal teatro classico al cabaret dialettale.
Teatro dei curiosi, inoltre, si occupa di formazione, proponendo numerosi percorsi formativi, teatrali e non sia per provare la magia dello stare su un palco ma anche per scoprirsi interprete di personaggi che mai si vivrebbero nella normale vita di tutti i giorni.
L’attività di prosa della nostra compagnia spazia dai testi classici alla drammaturgia moderna.
Pur non disdegnando il teatro in lingua abbiamo un occhio di riguardo per le opere dialettali del teatro veneto di tradizione.
Questo affetto deriva dalla nostra formazione, avendo militato in compagnie che proponevano spettacoli in dialetto ed avendo avuto tra i nostri maestri il grande Quinto Rolma, che ci ha fatto imparare ed amare il “pavan”, il dialetto padovano del ‘500.
Se oggi esiste Teatro dei Curiosi lo dobbiamo un po’ anche a lui.
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